Mosche nuove, la guerra dei resti alla Coop, le file in coda all’ufficio postale col nonno che non sa cos’è il trattino basso della mail, i ” vu vu vu”, i dialoghi al telefono con gli animali, il significato “orrendo” della parola bolognesità, il triste destino dei grigliatori, i “zelfi” delle leopardate, la grande epopea delle signore coi Suv, le liti per una scesa sbagliata di carte a burraco, i tifosi che l’avevano sempre detto e che “a tal degh me c’an capèss un caz ed fotbal”, i caghini dello chef a inizio cena e soprattutto il come abbiamo fatto a essere ancora vivi. Al teatro “Il Celebrazioni”, in via Saragozza 234, Bologna, il 1° dicembre.
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